La nuova Presicce-Acquarica dovrebbe nascere, ufficialmente, il prossimo 15 maggio, e non più il primo luglio come preventivato, e il comitato “Post_16” interviene per precisare la propria posizione. L’attività del comitato che si è opposto al “matrimonio” tra i due Comuni non ha cessato la sua attività dopo il referendum del 16 dicembre ed ora chiede il rispetto “delle regole referendarie”.
La nota di “Post_16” «La nostra legittima richiesta – si legge in una nota – non deve essere mistificata come un tentativo di arresto al processo di fusione, conclamato dall’esito referendario e del quale prendiamo atto, al contrario, vorremmo evitare manomissioni e trafugamenti che riguardano la data di istituzione del nuovo Comune». Per “Post_16” non compete agli attuali Sindaci il ruolo di affiancare il commissario nella fase intermedia.
Il voto Un ruolo fondamentale avrebbero, dunque, le elezioni amministrative del prossimo maggio, che sarebbero previste sia a Presicce che ad Acquarica ma che rischiano di saltare se, come anticipato ieri dalla Regione, l’istituzione del nuovo ente avverrà il 15 maggio. «La fondamentale e importantissima funzione di coadiuvare il commissario nelle decisive scelte concernenti la organizzazione amministrativa del nuovo comune, l’approvazione del nuovo bilancio e l’eventuale adozione di varianti agli strumenti urbanistici, nonché in ogni altra significativa decisione riguardante la strutturazione del nuovo comune, non compete ai sindaci attualmente in carica il cui mandato scade il prossimo maggio», si legge ancora nella nota diffusa quest’oggi.
I Sindaci in carica “Post_16” parte del presupposto che il disegno di legge costitutivo, i successivi atti e l’intero procedimento referendario abbiano avuto come “presupposto fondante” l’istituzione del nuovo comune a decorrere dal primo luglio 2019, “e non prima”. «Invece i sindaci attualmente in carica, il cui mandato scadrà a maggio 2019, stanno cercando, con insistenti richieste ai competenti organi regionali e statali, di ostacolare il naturale svolgimento delle prossime consultazioni amministrative”.
La legge in Regione Del tutto opposta l’esigenza al vaglio della Regione vista la “necessità di evitare di rinnovare, per poco più di un mese, i due attuali Consigli comunali”. Su tale proposta di modifica del disegno di legge regionale il prossimo 6 febbraio dovrà pronunciarsi la commissione Affari istituzionali della Regione (presieduta da Erio Congedo) prima del voto in aula.
Pubblicato su Piazzasalento il 1° febbraio 2019
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