«Il rilancio del nostro paese riparta dal settore agricolo e turistico». A Presicce-Acquarica giunge da un gruppo di imprenditori l’invito per l’Amministrazione comunale che uscirà fuori dalle elezioni d’autunno, le prime dopo la fusione.
Preso atto che la Xylella ha devastato il paesaggio agricolo, mettendo in ginocchio l’economia e di conseguenza la vita di tutti coloro che lavorano nel comparto agricolo, Dario Ratta, presidente della Cooperativa frantoio oleario e Romeo Corchia, proprietario di un agriturismo (entrambi presiccesi) sono riusciti a coinvolgere un folto gruppo di persone sulle tematiche del rilancio economico del paese, e cercare “nuove risposte per far rinascere il settore agricolo accanto a quello turistico e sociale”.
I promotori
«Sono sei anni che soffriamo e non c’è nessuno che si sia reso conto della situazione catastrofica in cui viviamo. Ecco perché – afferma Ratta – in questi anni abbiamo provato a fare gruppo tra agricoltori, frantoiani, aziende agricole e turistiche per trovare insieme il modo per avviare una nuova ed innovativa programmazione agricola, paesaggistica e turistica. Dalle tante riunioni che abbiamo portato avanti sono nate delle idee bellissime e capaci di ridare fiato a tutti». “Agricoltoriuniti” è il nome del gruppo che si è formato intorno ai due proponenti: tutti ci tengono a sottolineare il fatto che sono indipendenti e non fanno parte di nessuna fazione politica e così rimarranno. «A noi interessa solo riuscire a riattivare il paese che sta lentamente morendo senza che nessuno se ne accorga. Il nostro – spiega Corchia – è un movimento partito dal basso che tiene conto del bisogno di ogni singolo cittadino. Tutti hanno il diritto di lavorare».
Non si schierano ma lanciano un messaggio ben preciso: «Vogliamo dialogare con la politica». «La responsabilità della futura Amministrazione sarà proprio nella capacità di essere sensibile alla difficile situazione di tutto il comparto agricolo e turistico, che costituisce la maggior parte degli introiti delle famiglie di Presicce-Acquarica, e che possa mettere a disposizione una parte dei finanziamenti che derivano dalla fusione dei paesi».
Tra le idee che sono venute fuori dalle riunioni, in linea anche con la filosofia di fondo presente nel Piano urbanistico, c’è la voglia di riqualificare le strade di campagna e creare occupazione riavviando l’agricoltura. «A breve racconteremo l’idea di paese che abbiamo – concludono entrambi – ora stiamo mettendo a punto alcune altre idee. Non vogliamo essere costretti ad emigrare come hanno fatto i nostri padri. Sfruttiamo tutto quello che c’è di buono e bello qui e lavoriamo tutti. questo è il nostro unico obiettivo».
Ilaria Lia
Pubblicato su Piazzasalento il 9 giugno 2020
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