Il mondo della musica salentina perde uno dei suoi esponenti più estrosi, un vero artista che sul palco faceva la differenza. Il rock‘n’roll nel Salento aveva il volto di Cristian Ruberto, in arte Jessy Maturo, scomparso nella notte a causa di un infarto nella sua casa a Marina Serra, dove viveva assieme alla moglie e al figlio Cristian. Avrebbe compiuto 45 anni a maggio la voce e anima del rock’n’roll band “Super Reverb”, con cui si è esibito per l’ultima volta a Marina Serra, lo scorso 6 aprile. Increduli i compagni del gruppo, nato 15 anni fa e con lui affiancato da Salvatore Cafiero alla chitarra, Filippo Longo alla batteria, Tonio Longo al basso. Maturo, originario di Tricase, era noto per la sua voce blues e il suo carisma, grazie ai quali riusciva a dare ad ogni canzone che interpretava una spiccata personalità e originalità. Showman dalla grande presenza scenica, riusciva a coinvolgere il pubblico che lo seguiva ormai ininterrottamente in tutti i live. Dopo una lunga gavetta in giro per l’Europa, l’istrionico musicista era tornato nel Salento. Tante erano le collaborazioni con artisti locali e in ambito nazionale. L’amara notizia della scomparsa ha creato grande eco sui social, dove colleghi, amici e fan continuano a dedicare messaggi e tributi allo showman tricasino: “È andato via troppo presto” è il commento che si legge più spesso sui social.
“È una giornata nera per me, non ho parole. Ho visto Jessy ieri sera, prima che andasse a casa – afferma Daniele Grimaldi, proprietario del Menamè, locale a Tricase Porto dove spesso il gruppo si esibiva -. Stava alla grande, parlava dei suoi nuovi obiettivi, era pieno di idee. Avevamo un rapporto di grande amicizia, ogni sera passava dal bar, anche dopo le sue esibizioni in giro per il Salento, prima di tornare a casa passava da qui. Spesso aspettava, anche in macchina, che chiudessi il locale per ritornare a casa insieme. abitavamo vicini. Era un po’ matto a modo suo, una persona fuori dal comune sicuramente, ma sempre molto educato. Ho perso un fratello”. I fan lo piangono, i componenti del gruppo sono troppo scossi e chiusi nel loro dolore.
“Siamo ancora tutti increduli, per noi tutti era un fratello – è il racconto di Valentina Ricchiuto, cantante e compagna di Filippo Longo, batterista dei Super Reverb – una perdita così improvvisa che non riusciamo a spiegarci. Per quindici anni il gruppo è stato sempre unito, tra loro hanno condiviso l’amore per la musica. Hanno pubblicato tre album, l’ultimo lo scorso anno, con tre brani inediti”. Si ricorda anche ”Il sole è una gioia”, la canzone scritta in onore delle vittime del Bataclan a Parigi, pezzo immancabile nella programmazione delle serate: “Il sole è una gioia, una gioia d’amare, ogni uomo è una vita, una vita da rispettare”, recita la canzone.
“Era un artista indiscusso, formidabile, l’unico che poteva fare quello che faceva e presentarsi nel suo modo – continua Ricchiuto –. Era un’artista nell’animo e si comportava come tale, con uno stile di vita, a volte forse un po’ sopra le righe, ma sempre in linea con la sua musica e con il suo modo di essere. È stato unico. Ha lasciato un dolore nei suoi ragazzi e in me. Quando è stato possibile abbiamo condiviso delle serate insieme, a lui devo tanto, mi ha insegnato molte cose. Abbiamo perso un punto di riferimento”. La salma è stata trasferita presso l’ospedale “ Vito Fazzi” di Lecce per l’autopsia.
Ilaria Lia
Pubblicato su Piazzasalento l’11 aprile 2018
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