Oltre tre ore di lavoro, nella sala consiliare di Acquarica, per la commissione intercomunale, chiamata a spulciare e analizzare lo studio di fattibilità per la fusione dei Comuni, per poi arrivare ai pro e ai contro che si confronteranno nel referendum. Alla sua seconda seduta la commissione ha iniziato ad affrontare le questioni più spinose e allo stesso tempo importanti per la popolazione: la scelta del nome, lo smistamento degli uffici, la loro efficienza, la riduzione delle spese oltre, naturalmente, ai sostanziosi contributi alla fusione. “Devo ammettere che abbiamo lavorato davvero molto bene – afferma il presidente della Commissione, Bruno Ricchiuto – tutto ciò che abbiamo affrontato sarà da indirizzo ai cittadini che verranno chiamati a scegliere. Abbiamo escluso la possibilità di creare dei municipi, per troppa burocrazia, perché altrimenti dovremmo creare una delegazione comunale che dovrebbe discutere di ogni delibera prima di proporla in Giunta, e sarebbe tempo sprecato. Inoltre abbiamo parlato del numero dei consiglieri, che saranno 17 e del numero degli elettori che rappresenteranno ognuno, circa 600, fino al numero di dipendenti e alle entrate tributarie”.
E se i principali uffici, quelli più prossimi ai cittadini verranno lasciati nei due Comuni, si punterà molto sull’informatizzazione. “Siamo tutti d’accordo a spingere verso i servizi telematici – continua Ricchiuto – e metteremo in collegamento tra di loro tutti gli uffici, cosa che al momento non esiste: questo per permettere anche a chi non può spostarsi di avere tutti i servizi di cui necessita tramite il sito”. Per una migliore comuncazione si valuta infine l’ipotesi di un sito specifico. “L’80% dei servizi sono già in comune – conclude il presidente – e la cosa più importante è l’organizzazione del territorio che già stiamo pensando attraverso il Piano urbanistico generale (Pug). È come una coppia che sta fidanzata da tanti anni e che adesso decide di sposarsi. E stiamo dando legalità ad un percorso che è già di fatto e che magari ci può permettere di pensare ad una gestione coordinata del territorio intorno ai due Comuni”. il riferimento è allo sbocco sul mare: i due comuni infatti non hanno una marina. I lavori della commissione proseguiranno con cadenza settimanale. Presto partiranno gli incontri con le associazioni.
Ilaria Lia
Pubblicato su Piazzasalento il 9 novembre 2017
Lascia una risposta