Nel giorno dei funerali e del lutto cittadino, Presicce si è stretta attorno alla famiglia del suo ex sindaco Leonardo La Puma, scomparso ieri mattina all’età di 69 anni. Per ricordarlo, il paese ha esposto le bandiere con il nastrino nero lungo le strade. Sin da ieri la sua abitazione è stata invasa dall’affetto di tutti e dalla voglia di stringersi intorno alla famiglia per dare un conforto, anche se minimo. Nessuno si aspettava che sarebbe andato via così presto: malato da tempo di Alzheimer, chiedeva di morire con dignità e in fondo si è spento prima ancora che la malattia lo consumasse completamente. La moglie Anna Cesi lo ha assistito con abnegazione già dai primi sintomi e si è impegnata personalmente, organizzando in paese dei convegni per capire la malattia dell’Alzheimer e per aiutare i familiari. I figli, Irene, Silvia e Giuseppe, i nipoti e i familiari, non lo hanno mai lasciato solo. Avrebbe voluto essere sistemato nel suo studio, colmo di libri, lì dove teneva le sue riunioni politiche. Quella stanza però non sarebbe bastata a contenere la gente arrivata da tutta la provincia per l’ultimo saluto. E anche lo spazio della chiesa madre si è dimostrato piccolo. La funzione religiosa è stata commovente, soprattutto quando l’attuale direttore del dipartimento universitario, il sindaco di Presicce Riccardo Monsellato e il suo vice Anacleto Tamborrini gli hanno rivolto con affetto un commiato. Accanto al feretro due suoi testi universitari e una copia del giornale “La Folaga” di cui, negli anni ’70, fu direttore. Durante la sua carriera universitaria il prof Leonardo La Puma ha insegnato a centinaia di studenti e in molti si sono laureati con lui. Sui social sono loro a rendergli omaggio ricordandolo soprattutto come una brava persona, prima che docente preparato e appassionato. E poi ci sono gli amici, quelli con cui ha giocato a calcio e che poi ha ritrovato anche lungo il cammino nell’impegno pubblico; i politici che con lui hanno condiviso le sue battaglie o gli avversari che lo hanno avversato; i colleghi dell’Università e le persone comuni o impegnate nell’associazionismo che ricordano l’uomo e la sua classe.
Ilaria Lia
Pubblicato su Piazzasalento il 6 febbraio 2018
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