Lucidissima, con un’ottima memoria e in gran forma Vittoria Lecci ha spento quest’oggi le 100 candeline, circondata dall’affetto della sua grande famiglia: 7 figli (uno è deceduto qualche anno fa) 18 nipoti, 21 pronipoti e due (quasi tre) trisnipoti.
Con una videochiamata, tutti le sono stati vicini. Molti di loro abitano fuori regione e anche per questo (in tempi di Covid soprattutto) non è stato possibile organizzare la classica festa, così come è stato fatto l’anno scorso per i suoi 99 anni (nella foto). E nel pomeriggio c’è stata pure la visita del sindaco Paolo Rizzo e dell’assessore alla Salute, Sergio Scarcella, che le hanno formulato gli auguri da parte dell’intera comunità cittadina. Originaria di Montesardo (frazione di Alessano), nonna Vittoria da giovanissima ha iniziato a lavorare nel tabacchificio a Lucugnano (Tricase) e, come è solita raccontare ai nipoti, si recava al lavoro a piedi alzandosi prestissimo la mattina. Poi intorno agli anni ’40 si è trasferita a Presicce, sposata con Antonio Letizia, venuto a mancare circa 15 anni fa, con il quale hanno gestito un frantoio fino agli anni ‘80, coltivando anche verdura e ortaggi per poi venderli a “km 0”.
«I suoi tratti salienti sono il forte senso dell’educazione e il rispetto, preteso a casa e trasmesso a tutti noi nipoti. Ha letto sempre, anche fino a pochi anni fa aiutandosi con una lente d’ingrandimento. E a tavola non si fa mai mancare un mezzo bicchiere di vino, proprio come faceva sempre con il nonno», fa sapere il nipote Pierluigi Letizia.
Vita piena di affetti, alimentazione sana e corretta, grande senso per la famiglia: questi i principi che hanno guidato la sua vita. «Per tutti noi è stata sempre un grande esempio di umiltà e di spirito di sacrificio. Di difficoltà nel corso degli anni ne ha avute, ma proprio la famiglia le ha dato sempre la forza di affrontare ogni cosa».
Ilaria Lia
Pubblicato su Piazzasalento il 3 novembre 2020
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