Non è la “selva oscura” tanto temuta da Dante: il bosco è un luogo pieno di vita e di sorprese, dove ognuno può trovare ispirazione, riscoprire i propri sensi e stupirsi della bellezza della natura. Parola di Massimiliano Stefàno, architetto e agrotecnico, che da anni si prodiga per diffondere una nuova cultura del bosco tramite diverse attività educative rivolte a scuole, turisti, cittadini.
Il progetto “Bosco narrativo” inizia nei primi anni Duemila sotto altri nomi, con spettacoli di teatro d’ambiente realizzati in pinete, piazze e altri luoghi all’aperto su tematiche ecologiche; ora ha luogo nella Masseria Pescu e nel vicino Bosco Villani, località Presicce.
Comprende attività come visite naturalistiche, il Laboratorio di educazione alimentare e forestale, spettacoli di musica, teatro, danza, corsi di scrittura creativa e laboratori di ecologia del suono, tutte attività vengono svolte con l’ausilio di specialisti e dirette ad avvicinare i visitatori all’ecosistema bosco, facendo loro scoprire, con dettagliati percorsi didattici, la flora, la fauna e le interazioni del bosco con la storia del territorio.
«Stare in un bosco – afferma Stefàno – risveglia delle emozioni particolari e spinge ad un lavoro mentale che solitamente è sopito. Non siamo più abituati a muoverci nella natura selvaggia: rumori, odori, conformazione del terreno, l’infittirsi della vegetazione, tutto porta a risvegliare associazioni mentali e una dimensione emozionale esclusiva. Affrontiamo le nostre paure ma anche la curiosità e l’immaginazione”.
Chi volesse fare esperienza (per informazioni e prenotazioni: bosconarrativo@gmail.com) può seguire quattro percorsi didattico-ricreativi: “Una città naturale”, durante il quale si focalizzano i ruoli, le funzioni e le interazioni fra le specie viventi; “Una scuola naturale”, per conoscere le proprietà delle piante utili per l’alimentazione e la salute; “Una famiglia naturale”, per sensibilizzare all’empatia, alla collaborazione e all’inclusione; “Un teatro naturale”, per valorizzare la bellezza della natura, proponendo giochi educativi, percorsi di scrittura creativa, land art, teatro d’ambiente.
«Tutte le attività che proponiamo puntano a rafforzare o a ingenerare empatia con la natura. Del bosco – spiega Stefàno – possiamo imparare a riconoscere le specie viventi ma anche il suo palpito vitale più intimo, entrando in simbiosi con esso attraverso una pratica originaria del Giappone, chiamata “Shinrin Yoku” (bagno nella foresta), che permette di abbattere lo stress e moltiplicare le sensazioni positive».
«Il bosco è un ambiente privo di una geometria esplicita, come invece accade negli ambienti costruiti, ma risponde comunque a leggi ecologiche che condizionano l’organizzazione dello spazio; scoprire queste leggi nascoste stimola i sensi, il fisico e l’immaginazione, producendo una tensione olistica di corpo e mente verso un’entità che si lascia scoprire solo per gradi. Nel bosco – come diceva il filosofo Eraclito – “la natura ama nascondersi».
Ilaria Lia
Pubblicato su Piazzasalento il 21 dicembre 2019
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