Dopo essersi presa cura, lo scorso anno, delle fontanine dell’acqua pubblica, questa volta l’associazione Presiccesi nel mondo rivolge la sua attenzione verso uno dei monumenti più importanti del paese, ovvero la colonna posta di fronte la chiesa matrice sulla quale è posizionata la statua di Sant’Andrea, patrono di Presicce.
“La colonna di Sant’Andrea tra passato e futuro e le necessità di restauro” è il titolo del convegno in programma mercoledì 7 agosto, alle ore 20.45 presso i Giardini pensili di Palazzo ducale.
Dopo lo stacco musicale “È ‘rrivatu lu tammureddhu!”, a cura dell’associazione “Amici della musica e delle tradizioni popolari”, alle 21 prenderà la parola Giuseppe Cesario, presidente Associazione presiccesi nel Mondo. Seguiranno i saluti istituzionali del commissario prefettizio di Presicce-Acquarica, Claudio Sergi.
L’inizio del convegno vero e proprio è fissato per le 21,15: coordinati da Giuseppe Cesario relazioneranno sulla “Storia del Santo e della Colonna” il parroco, don Francesco Cazzato (“Sant’Andrea: il Santo, il patrono, la festa”) e l’architetto Corrado Cazzato (“La Colonna: storia, architettura, restauro”).
La colonna è stata anche fonte ispiratrice: verranno ricordati, infatti, i due componimenti di due compianti presiccesi: “SantAndrea e lu vecchiareggdu” del maestro Vito Stendardo (introduce Franco Frivoli, “fine dicitore” Gino Rizzo) e “Sutta l’alberu de lu pipe” di Carmelo Cazzato (presenta Antonio Stendardo).
Dopo essere stata immortalata anche nelle fotografie che hanno fatto il giro del mondo per la campagna promozionale “#weareinPuglia” promossa dalla Regione, sarà proprio l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Loredana Capone (nella foto) a parlare di turismo e di simboli. In chiusura si parlerà anche di “Finanziamenti regionali, europei e di fondazioni private” e di “Art Bonus: un mezzo di finanziamento pubblico-privato”.
«Il convegno – afferma il presidente Cesario (foto accanto) – nasce dall’esigenza di sensibilizzare cittadini e istituzioni sul restauro della Colonna, simbolo religioso profondamente legato alla vita quotidiana dei presiccesi, da sempre punto di riferimento e d’incontro. “Ne vidimu alla culonna” affermavano gli operai e i contadini che si raggruppavano la sera, tra “l’arburu de lu pipe” e la “culonna de sant’Andrea”, per cercare lavoro per il giorno dopo. Tutt’ora è ancora punto di ritrovo, ma è sempre più visibile la necessità di una manutenzione e di un restauro per preservarne bellezza e sicurezza».
Ilaria Lia
Pubblicato su Piazzasalento il 5 agosto 2019
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