Con l’incontro convocato domenica 18 novembre da Antonio Raone e Gianluigi Del Sole, rispettivamente ex vicesindaco e consigliere, fuoriusciti dalla maggioranza, è stata segnata un’altra tappa in previsione del voto referendario. I due esponenti politici sono per il no alla fusione. I perché appaiono di natura politica: “Non abbiamo padroni politici, tessere di partito e accordi con terzi da rispettare” dice Del Sole e con Raone punta il dito contro i “politici di professione” e contro i “poteri forti”.
Del Sole riepiloga le tappe, dalla prima delibera del 3 giugno 2015 a quella del 22 dicembre 2016: “Nel pieno delle festività, nottetempo i Sindaci danno l’incarico per lo studio di fattibilità al prof. Luigino Sergio. Io avevo proposto di affidarlo all’Università di Lecce”. Il consigliere sottolinea, a suo dire, la lentezza degli atti, dei lavori della commissione e del mancato coinvolgimento della popolazione. Punto di svolta per Del Sole è il 4 marzo 2018: le elezioni segnano la vittoria di uno schieramento diverso da quello del candidato di Acquarica, on. Rocco Palese. “Il 4 luglio si dicono pronti per la fusione – continua nella sua cronistoria – i tecnici regionali chiedono il nome del nuovo paese, e i sindaci sono dovuti intervenire con una successiva delibera scegliendo Presicce-Acquarica, senza spazi”. Il 13 settembre “la Regione, che di solito è un elefante nel prendere le decisioni, stavolta è rapidissima”, rileva Del Sole che si sofferma poi sulle dichiarazioni di Erio Congedo nella VII commissione: “Qualcuno gli ha suggerito cosa dire. E poi queste persone hanno il coraggio di dire che alcuni non vogliono la fusione per interessi”. “Il fondo è straordinario, potrebbe venire meno, inoltre bisogna saper gestire i soldi”, insiste Del Sole. Altro affondo al Sindaco Ferraro, reo di non aver creato sviluppo con i finanziamenti ricevuti nel suo Comune.
L’attacco al sindaco Monsellato, invece, arriva da Raone: “Sono la spina nel fianco di chi fa politica per professione” che ricorda i motivi per cui ha abbandonato la maggioranza “un’amministrazione che non stava facendo niente. Ho determinato l’elezione del Sindaco, in campagna elettorale ho promesso la soluzione di annosi problemi di Presicce, ma Monsellato mi ha messo i paletti tra le ruote”. Parole dure anche contro il consigliere De Giorgi che ha appoggiato la Giunta presiccese: “Il sindaco si sarebbe dovuto dimettere, probabilmente un commissario avrebbe fatto molto di più, così come è successo in passato”. Poi il passaggio sul tema del giorno: “Gli unici a guadagnarci dalla fusione sono i politici. Avremo, inoltre, un aumento delle tasse del 50% tutti gli oneri legati alle rendite catastali”. In conclusione un accenno alla sua intenzione di correre per le elezioni regionali.
Pubblicato su Piazzasalento il 20 novembre 2018
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