«Provo un forte dispiacere. Ho sentito Raffaella al telefono il 18 giugno scorso per farle gli auguri di compleanno ma non sapevo stesse male. Lei è sempre stata così tanto solare quanto riservata. E oggi non mi aspettavo questa notizia». È Guido Maria Ferilli a commentare, con dolore, la notizia della scomparsa di Raffaella Carrà, vera e propria icona della musica e della televisione, showgirl, cantante, ballerina e molto altro, morta questo pomeriggio all’età di 78 anni. Il maestro Ferilli ha scritto per lei tante canzoni, molte delle quali hanno fatto successo in Sudamerica, ma quella che ha scalato le classifiche e fatto la storia è sicuramente “Rumore”. La Carrà ha eseguito dal vivo il brano il 26 giugno del 2012 allo stadio “Dall’Ara” di Bologna nel concerto benefico, organizzato dai Nomadi per sostenere la ricostruzione della regione dopo il terremoto di un mese prima.
«Mi ha sempre ringraziato per quella canzone, apprezzava tantissimo il mio lavoro e io la stimavo, ricordo ancora i suoi sorrisi. Per me è un forte dolore, come se fosse una sorella», ricorda il 71enne compositore di origini presiccesi, nel 2020 nominato “Commendatore della Repubblica” per i meriti legati alla sua carriera di compositore, paroliere, consulente artistico e produttore. Il testo di “Rumore” nacque per caso negli anni ’70: Ferilli da tanto aveva in testa quella melodia fino a farla diventare il pezzo conosciuto e reso celebre da Raffaella. La canzone (per diversi mesi in testa alle classifiche) venne presentata per la prima volta nella trasmissione Canzonissima 1974, condotta dalla stessa Raffaella Carrà.
Ilaria Lia
Pubblicato su Piazzasalento il 5 luglio 2021
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