Dalle orecchiette pugliesi al prosecco veneto, dalla Masterclass sul risotto al rito dell’aperitivo: la cucina italiana, con il suo vortice di sapori e profumi, è stata celebrata in tutto il mondo nella settimana a lei dedicata, dal 14 al 20 novembre.
Settima edizione per l’iniziativa, organizzata dalla rete degli Istituti di Cultura, delle Ambasciate e dei Consolati italiani, che ha come obiettivo la promozione della cultura alimentare italiana, dei suoi prodotti e della fantasia degli chef. Il brand Italia attira sempre e con la cucina si vince facile.
E il successo dell’edizione 2022, che ha avuto come tema “Convivialità’, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del pianeta” è testimoniato dalle decine di eventi organizzati in tutto il mondo e dalle tante persone che si sono raggiunte con le degustazioni ma anche con eventi formativi, workshop e soprattutto per i più piccoli laboratori didattici, grazie ai quali hanno imparato a fare la pasta e familiarizzato con concetti come origine dei prodotti, sostenibilità, impatto sulla salute.
All’interno delle manifestazioni la cucina pugliese è stata protagonista in Bosnia Erzegovina e in Israele.
L’Ambasciata Italiana in Bosnia Erzegovina e l’Istituto Agronomico Mediterraneo, in collaborazione dell’Unione Cuochi Regione Puglia, hanno organizzato una serie di manifestazioni a Sarajevo, Mostar e Banja Luka, tra cui una masterclass su tema “Tecniche di Cottura della Cucina Pugliese” e una conferenza sulla “Storia della Pasta”.
“Sono particolarmente grato alla Regione Puglia e all’Unione Cuochi regionale per questa splendida avventura, che ci ha consentito di concretizzare al meglio in Bosnia-Erzegovina il filone tematico della rassegna di quest’anno: convivialità, sostenibilità e innovazione. Abbiamo dimostrato – ha dichiarato l’Ambasciatore Marco Di Ruzza – che è possibile realizzare una cucina di altissimo livello, al contempo sostenibile sul piano economico ed ambientale, preziosa per la nostra salute fisica e mentale e tale da coniugare tradizione ed innovazione con creatività ed intelligenza”.
Mentre in L’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Israele, ha realizzato iniziative a Tel Aviv e Gerusalemme, per promuovere le specialità enogastronomiche pugliesi attraverso eventi, laboratori di cucina, degustazioni, menù speciali e con l’incontro “Puglia insolita – Viaggio dal Salento ebraico alle origini della cucina pugliese plant based”.
Arrivata in Albania proprio all’inizio della Settimana, avevo dimenticato della ricorrenza, ed è stato piacevole partecipare alla Masterclass Mixology, ovvero l’arte del bere miscelato, presso l’Hotel Rogner, con protagoniste due aziende italiane: la storica Pasqua, che produce vini e prosecchi da tre generazioni e la giovane Ferretti Gin, nata dall’idea di due giovani imprenditori che hanno deciso di produrre gin aromatizzato alla lavanda. Entrambe hanno proposto dei drink classici, tra i più apprezzati per gli aperitivi.
Sulle note del trio jazz italiano “No Trio for Cats” sono stati serviti: uno Spritz Campari abbinato ad un crostino con formaggio spalmabile, salmone e timo; uno Spritz Aperol con una prugna disidratata avvolta in una fetta di prosciutto; un Gin Tonic in abbinamento ad una mozzarella di bufala con pomodoro scottato e salsiccia, ed infine un Gin Fizz con un assaggio di pasta.
Il tutto è stato riproposto anche negli appuntamenti successivi, “AperITalia – Aperitivo in… Jazz” in alcuni dei locali a Tirana: Bar Destil, Arena, Izzy Living.
L’italian style è anche bere bene e in queste serate lo abbiamo dimostrato.
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