Attualità

La mappa dei luoghi che profumano di libertà

C’è anche Villa Artemisia a Santo Spirito, la struttura più a nord sul territorio barese, tra i beni confiscati alla criminalità e schedati nella prima mappa digitale online per la città di Bari. Ed è proprio lì che le associazioni unite nel progetto Legal Young City hanno deciso di presentare il lavoro svolto, per dare un segno tangibile di che significa far rivivere i luoghi: dove un tempo si incontrava la malavita ora quegli stessi spazi profumano di libertà e si mostrano in tutto il loro splendore.

Sono undici i beni presenti attualmente sulla mappa, a fronte dei 25 confiscati, scelti fra quelli che con maggiore continuità offrono servizi socioculturali alla città di Bari. All’interno del sito www.mappabeniconfiscatibari.it, per ogni stabile c’è una scheda di presentazione, dove si possono trovare le informazioni sugli attuali servizi svolti, le associazioni di riferimento e, per non dimenticare, la storia che ha segnato l’immobile o il terreno. E Villa Artemisia lo testimonia: appartenente al boss Antonello Lazzarotto, inaugurata il 25 novembre 2019, in presenza della ministra dell’Interno Lucia Lamorgese ora è gestito dalla Cooperativa sociale Caps ed è sede di un progetto educativo che coinvolge dieci giovani.

E proprio i giovani sono i protagonisti delle azioni delle associazioni che mirano a promuovere la cultura della legalità e della giustizia sociale a all’inclusione lavorativa, grazie anche al coinvolgimento di diversi istituti scolastici nei vari progetti.

Alla presentazione erano presenti Vito Lacoppola, assessore al Patrimonio e Giuseppe Ceglie, direttore al Patrimonio, entrambi del Comune di Bari; Marcello Signorile rappresentante della Cooperativa sociale Caps e Rosa Ferro, curatrice della mappa, realizzata nato nell’ambito del progetto di rete Legal Young City gestito da Coop Sociale CAPS, Coop Sociale Il Nuovo Fantarca, le associazioni RadioKreattiva, Artes e Informa, cofinanziato dalla Regione Puglia con Fondi FESR FSE 2014 — 2020 attraverso il bando Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale e con il contributo del Comune di Bari.

Il sito contiene anche foto, riprese video, e soprattutto interviste con esperti e volontari che meglio sanno raccontare il fenomeno della devianza e come intervenire. I beni attualmente schedati sono: il Centro diurno polifunzionale Chiccolino al quartiere Marconi gestito dalla Coop Eughenia, lo Spazio Sociale al quartiere Libertà gestito dall’Istituto Salesiano Redentore, la Casa Aperta a Bari Vecchia gestita dall’Arci, lo Sportello di Segretariato Sociale a Bari Vecchia gestito dall’Ass. Bethel, Sede Associativa I Marinai della Traslazione sempre a Bari Vecchia in Largo Amendoni, il progetto in progress Il Villaggio dell’Accoglienza e la Casa Alloggio gestite da A.GE.B.E.O. e Amici di Vincenzo onlus al quartiere Poggiofranco, il Centro Antiviolenza e la Casa dei Diritti delle Donne gestite dall’Associazione G.I.R.A.F.F.AH! onlus, Artemisia a Santo Spirito e Casa Shalom a Japigia, entrambe gestite dalla Coop Sociale CAPS.

Ilaria Lia

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