In una società completamente dominata dalla tecnologia, nel 2050, la ricerca di un testo scritto diventa subito un’avventura avvincente per un gruppo di adolescenti. Da qui prende il via “Il tesoro di carta”, una storia fantasiosa ispirata dai diari degli alunni dell’Istituto comprensivo “Chiarelli” di Martina Franca, scritta dalla dirigente Roberta Leoprati insieme alla docente di Lettere al “Matteucci” di Roma Silvia Giannì, di origini presiccesi. Un diario scritto nel corso dei periodi di lockdown, leggendo il quale i “ragazzi del futuro” comprendono cosa è stata realmente la pandemia.
All’interno di un vecchio cellulare cinque ragazzi scoprono dei fotogrammi di stampe e alcune immagini relative a una premiazione scolastica. I protagonisti sono tutti i loro genitori, all’epoca alunni della scuola media. I ragazzi riescono a recuperare il documento, e scoprono che si tratta di un diario che racconta i giorni della pandemia.
Il testo parla anche di amicizia e di bullismo e di difficoltà superate, grazie ai protagonisti divisi tra la Brave band, ovvero “una banda di cinque simpaticoni”, affiatati e alla ricerca di avventure emozionanti, e il trio temuto che va sotto il nome di Vastasi boys. Il testo si pregia dell’intervento dell’attuale ministro della Giustizia, Marta Cartabia (all’epoca presidente emerita della Corte Costituzionale) che ne ha firmato la prefazione.
«Volevamo dare valore a quello che gli studenti hanno scritto – afferma Giannì – e farli avvicinare ancora di più al piacere della lettura e all’emozione della scrittura, per questo abbiamo deciso di raccogliere tutto in un libro. La promozione nelle scuole è andata benissimo».
Ilaria Lia
Pubblicato su Piazzasalento l’11 novembre 2021
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