Il 2016 sarebbe dovuto essere uno degli anni più belli della sua vita, ad agosto avrebbe coronato il suo sogno d’amore sposando Ginetta Tonti, conosciuta proprio nell’attuale Consiglio comunale; sarebbe diventato zio per la terza volta. L’ultimo ricordo bello dei genitori è proprio il giorno di Natale, trascorso in famiglia e con la sua fidanzata, alla quale aveva regalato un anello, pegno d’amore. Un destino assurdo lo ha portato via, nel giro di una settimana circa, lasciando un vuoto tra i familiari e in tutta la comunità presiccese. Francesco Cantoro, 36 anni, avvocato e assessore all’Urbanistica, è deceduto la notte del 6 gennaio per setticemia, dovuta ad una complicazione di un’infezione alla gamba della quale ancora non si conoscono le cause.
Tutto era iniziato intorno al 25 dicembre con un dolore ad una gamba: sono stati fatti i primi controlli presso l’ospedale di Tricase e dopo una seconda Tac, sempre presso il medesimo ospedale, il 31 dicembre è stata diagnosticata al giovane un’infezione. Da quel momento è stata una corsa contro il tempo per salvarlo. La gamba ha iniziato a gonfiarsi fino a lacerarsi: i medici sono intervenuti immediatamente, ma l’arto era già in cancrena. Posto subito in coma farmacologico, per poter proseguire al meglio nelle cure, il corpo di Cantoro è stato ulteriormente indebolito da un’influenza. Le risposte alla terapia non erano soddisfacenti e per questo si è reso necessario il trasferimento presso il Policlinico di Bari. Qui è stato sottoposto ad una terapia nella camera iperbarica, ma ormai era subentrata la setticemia.
Tutto il paese ha seguito con apprensione la vicenda e appena si è saputo del decesso su tutta la comunità è calata una profonda tristezza. Perché non si può morire all’improvviso, così.
Francesco, conosciuto da tutti non solo in paese, stimato professionista e presente nella vita sociale, era da tempo impegnato in politica, prima nel movimento giovanile di Alleanza Nazionale, poi commissario per Presicce del Popolo delle Libertà. Nella passata amministrazione, con il sindaco Leonardo La Puma, aveva ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio comunale; nell’attuale Giunta, guidata da Riccardo Monsellato, era assessore all’Urbanistica. La camera ardente è stata allestita presso la sala del Trono di palazzo Ducale, in piazza del Popolo. La salma è arrivata ieri verso le 15 e da quel momento tutti sono passati a rendere l’ultimo omaggio. È passato anche il presidente della provincia Antonio Gabellone, l’onorevole Rocco Palese, Erio Congedo, e tanti altri esponenti politici che lo hanno conosciuto e apprezzato. Tutti hanno voluto esprimere la partecipazione al dolore dei familiari, la mamma Cristina, il papà Vittorio, la sorella Sabina. I funerali sono oggi, per il paese è lutto cittadino.
Ilaria Lia
Pubblicato su Piazzasalento l’8 gennaio 2016
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