Importante passo avanti, quest’oggi in Regione, nel processo di fusione tra Presicce e Acquarica del Capo: la commissione Affari istituzionali ha, infatti, approvato all’unanimità il provvedimento per l’istituzione del nuovo Comune “nei tempi che erano stati previsti, mantenendo in tal modo l’impegno assunto con le comunità coinvolte”, come affermato dal presidente Erio Congedo. Ora la parola passerà al Consiglio regionale ma è ormai certo (come già annunciato) che sarà il 15 maggio 2019 e non più il primo luglio (come deciso in un primo momento dalla Giunta) la data di decorrenza del nuovo ente.
L’emendamento di Emiliano È stato lo stesso presidente Michele Emiliano a proporre un emendamento in tal senso “per evitare di andare al rinnovo dei Consigli comunali appena un mese prima della nascita del nuovo Comune”. A tal proposito la commissione ha bocciato la proposta del consigliere Andrea Caroppo (segretario regionale Lega – Salvini premier) per far slittare la data al primo gennaio 2020.
In Commissione sono stati ascoltati i due sindaci, Riccardo Monsellato (Presicce) e Francesco Ferraro (Acquarica del Capo) ed i rappresentati dei due comitati coinvolti, Luigi Mele (per il Si alla fusione) e Antonio Rocco Duca (Post_16). I primi favorevoli ad anticipare la data mentre quest’ultimo ha ribadito che ciò “non consentirà alla popolazione dei due comuni di andare al voto alla scadenza naturale del mandato elettorale”.
Mentre l’iter amministrativo fa il suo corso, seguendo l’indicazione del voto referendario dello scorso 16 dicembre, non mancano infatti le polemiche circa la composizione di quello che sarà l’organismo chiamato a gestire la fase di transizione visto che, insieme al commissario che verrà nominato, ci saranno anche i due sindaci. Anticipare la fusione a prima del voto vuol dire, dunque, confermare la presenza dei due attuali Primi cittadini, il cui mandato scade giusto a maggio.
Un’interrogazione consiliare in merito è stata depositata da Ernesto Abaterusso (Leu/Progressisti) che parla di “Sindaci impegnati a partecipare attivamente alle scelte in vista delle prossime elezioni amministrative”. «Ciò è un fatto gravissimo che rischia di snaturare lo strumento stesso delle elezioni», spiega Abaterusso nel sottolineare come gli atti del Consiglio e della Giunta regionale parlino del primo luglio quale data per la fusione.
Contributi speciali Intanto c’è da segnalare che la Commissione ha pure approvato una modifica proposta dal consigliere Sergio Blasi (Pd) riguardo l’erogazione di un contributo speciale da 680mila euro (per cinque anni) mentre con un emendamento proposto da Emiliano è stato concesso un contributo “una tantum” di 500mila euro in favore del Comune più grande demograficamente, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge in questione, finalizzato “all’organizzazione dell’esercizio di funzioni e servizi comunali in forma aggregata”. Per lo stesso Comune (ovvero Presicce) sarà erogato anche il contributo di 136mila euro per l’annualità 2019.
I Commenti Di “decisione storica” parlano, infine, il presidente della commissione Affari istituzionali Erio Congedo (“la prima in Puglia dal dopoguerra”) e Paolo Pellegrino. Per quest’ultimo (“La Puglia con Emiliano”) si tratta di un esempio che potrà essere seguito da altra realtà, “soprattutto nel Salento dove ci sono tantissimi piccoli Comuni”.
Pubblicato su Piazzasalento il 6 febbraio 2019
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